Il processo di decarbonizzazione nei processi produttivi
Se si parla di decarbonizzazione, in tanti sapranno che, si sta parlando del processo di cambiamento del rapporto carbonio-idrogeno nelle fonti di energia. La maggior parte delle aziende sono impegnate nel supportare il processo di decarbonizzazione. Tali aziende, auspicano di riuscire a ridurre le emissioni di Co2 nei processi produttivi, entro la metà di questo secolo. Vediamo in che modo si possono decarbonizzare imprese e vari settori.
Il processo di decarbonizzazione e le energie rinnovabili nei processi industriali.
L’unico modo attualmente conosciuto per eliminare le emissioni di anidride carbonica C02, è l’utilizzo sempre più impellente di energie rinnobabili nei processi industriali. La manovra strategica che, consentirebbe di annullare fino al punto zero le emissioni, deve essere condiviso sia sul piano locale, sia nazionale che, internazionale. Tale strategia prevede che, dall’efficientamento energetico si passi all’uso abitudinario di quelle rinnovabili, quindi dai biocarburanti all’idrogeno verde agli e-fuel, fino alle tecnologie per l’eliminazione del carbonio.
Le tecniche di decarbonizzazione all’interno dei processi industriali.
Le tecnologie a basse emissioni che, hanno il potere di decarbonizzare settori industriali molto grandi, sono contenute nel Blue Map Scenario 2050. Documento dell’Agenzia Internazionale per l’Energia (AIE). Alcune tra le più efficaci sono:
–CCS (Carbon capture and storage): si riferisce alle tecnologie che determinano la riduzione delle emissioni di Co2, catturandola e immagazinandola. La Ccs si dipana in tre fasi. Nella prima fase, si cattura la Co2 mediante l’apporto delle piante che, hanno il compito di sottrarre Co2 all’atmosfera. Nella seconda fase, l’obiettivo è abbattere i costi del trasporto, perciò gli impianti vengono progettati nei pressi di miniere o centri abitati. Invece, nella terza fase, c’è il sequestro, un’iniezione di CO2 nei giacimenti petroliferi.
–CCUS (Carbon capture, utilization and storage): tecnologia che trasforma le emissioni di Co2 in prodotti di valore. In questo caso, la Co2 catturata viene riutilizzata come fluido tecnologico o come reagente per produrre sostanze chimiche, sia plastiche che, combustibili.
Carbon Neutrality e Italia 1.5.
Uno dei vantaggi della decarbonizzazione energetica è la Carbon neutrality, cioè l’azzeramento delle emissioni di gas serra entro l’anno 2050, come prevede l’Accordo di Parigi. Greenpeace ha dedicato un piano specifico alla decarbonizzazione dell’Italia, “Italia 1.5”, dove i vantaggi di un Paese a emissioni zero, sono sia economici che, occupazionali. Oltre che, il raggiungimento dell’indipendenza energetica. Il passaggio alle energie rinnovabili, potrebbe finanziarsi con i risparmi raccimolati dalla fine dell’importazione di combustibili fossili al 2030.