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I privati potranno investire in infrastrutture e mobilità sostenibili in Italia

I privati potranno investire in infrastrutture e mobilità sostenibili in Italia

Alla presentazione di due nuovi Rapporti, il Ministro Giovannini ha detto che servono capitali privati per investire in infrastrutture e mobilità sostenibili. 

“Il tempo che abbiamo davanti è estremamente limitato (….) Serve la finanza privata, perché la finanza pubblica non farà tutto, non potrà fare tutto ed è bene che sia così”. 

Queste le parole del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità SostenibiliEnrico Giovannini. Gli investimenti urgenti da fare per fronteggiare l’incidenza dei cambiamenti climatici su infrastrutture e mobilità dovranno includere capitali privati. Per rendere infrastrutture e mobilità sostenibili, dunque, il Ministro ha proposto nuovi strumenti finanziari integrati.

Gli studi sull’incidenza dei cambiamenti climatici su infrastrutture e mobilità e sulla finanza per le infrastrutture sostenibili

Giovannini ha parlato degli “innovativi modelli di paternariato pubblico-privato” durante la presentazione online di due nuovi rapporti. “Cambiamenti climatici, infrastrutture e mobilità” e “Investire in infrastrutture: strumenti finanziari e sostenibilità” sono i titoli dei due lavori stilati dalle relative Commissioni di studio. 

Incaricati nell’aprile 2021 dal Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, hanno coordinato le due Commissioni rispettivamente i professori Carlo Carraro (ordinario di Economia Ambientale all’Università Ca’ Foscari di Venezia) e Fabio Pammolli (ordinario di Economia e Management al Politecnico di Milano). Decine di esperti nazionali e internazionali hanno elaborato proposte innovative e hanno contribuito a definire la nuova strategia per le infrastrutture e la mobilità sostenibili. Il tutto in linea con il Green Deal europeo e gli obiettivi dell’Agenda 2030 ONU.

Ministro Giovannini ha spiegato:

“Stiamo cambiando il modo di programmare e realizzare le infrastrutture e i sistemi di mobilità in un’ottica di sviluppo sostenibile, per fronteggiare la crisi climatica e beneficiare dell’innovazione tecnologica e dei materiali. Grazie al lavoro delle due Commissioni, disponiamo ora di approfondite analisi scientifiche e proposte per accelerare e consolidare questo processo trasformativo, al quale vanno orientati gli investimenti pubblici e privati”. 

Gli obiettivi degli investimenti nelle infrastrutture e mobilità sostenibili

ttivi principali degli investimenti per adeguare le infrastrutture e la mobilità ai rischi climatici sono:

  • Mettere in sicurezza il Paese rinnovando le infrastrutture 
  • Ridurre le disuguaglianze sociali e territoriali sviluppando i sistemi logistici
  • Decarbonizzare

In quest’ottica si faranno innovazioni di tipo strutturale e tecnologico, si apporterà una maggiore cura agli ecosistemi e verrà effettuato un maggior numero di raccolte dati e studi per monitorare la situazione e poter prendere misure in tempi utili anche a livello politico. Inoltre verranno ridotte le emissioni inquinanti soprattutto nei sistemi di trasporto di persone e merci. 

Oltre allo sviluppo delle reti ferroviarie e all’utilizzo di energia prodotta da fonti rinnovabili, si disporranno incentivi e politiche fiscali come la differenziazione delle tariffe dei servizi di trasporto sulla base delle emissioni, il rafforzamento del green public procurement e la parziale detassazione degli investimenti sostenibili certificati.

La partecipazione di capitali privati

infrastrutture e mobilità sostenibili - Giovannini
Enrico Giovannini, Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili

Sebbene i fondi del Pnrr siano in ritardo, Giovannini confida nei finanziamenti previsti che dovrebbero permettere questo cambio importante:

Grazie al Pnrr, ai fondi nazionali stanziati dal Governo e a quelli europei, i prossimi dieci anni saranno decisivi per mettere in sicurezza il Paese, rinnovare la dotazione infrastrutturale, sviluppare i sistemi logistici e ridurre le disuguaglianze sociali e territoriali nella prospettiva della decarbonizzazione”

Tuttavia tali risorse non sarebbero sufficienti. Il rapporto “Investire in infrastrutture: strumenti finanziari e sostenibilità“, infatti, illustra proposte per il coinvolgimento dei capitali privati nella realizzazione, manutenzione e gestione di opere pubbliche e in interventi che mirino alla sostenibilità ambientale e sociale oltre che economica, individuando nel Partenariato Pubblico-Privato (PPP) un importante modello di finanziamento.

Tra gli strumenti finanziari da utilizzare vengono indicati:

  • social bonds, che ancorano parte del capitale raccolto a iniziative di rilevanza pubblica e sociale;
  • social impact bond, per integrare capitali pubblici e privati orientandoli al conseguimento di ritorni in termini economici e sociali, soprattutto in aree svantaggiate;
  • Gli outcome fund basati sul meccanismo ‘pay-by-result’, per mobilitare capitale privato da destinare a servizi di welfare. 
  • La “struttura di misurazione” dei progetti d’investimento dovrebbe poi assicurare la partecipazione delle comunità locali al monitoraggio delle infrastrutture e l’individuazione ex-ante di particolari esigenze verso le quali indirizzare gli interventi.

Proposte di finanza integrata

l rapporto segnala anche nuove opportunità di combinare le risorse del Pnrr con altre misure di finanza pubblica e con il risparmio privato. Questo permetterebbe di aumentare la leva finanziaria del Piano e allo stesso tempo attenuare l’impatto sulle banche di esposizioni crescenti. Inoltre, per rendere più veloce ed efficiente il ciclo di spesa, la Commissione propone interventi nell’ambito delle garanzie, dello smobilizzo dei crediti e nel coinvolgimento degli investitori istituzionali. Infine, il rapporto propone la costituzione di una “Cabina di Consegna” insieme al Ministero dell’Economia e delle Finanze e a Cassa Depositi e Prestiti. Questo per coordinare gli investimenti anche in vista di una loro forte ripresa nella fase post-Covid.

La “Cabina di Consegna”dovrebbe:

  • Valutare gli investimenti infrastrutturali
  • Progettare gli strumenti finanziari più idonei per la loro realizzazione
  • Svolgere attività di supporto alle stazioni appaltanti nella fase istruttoria, preparatoria e di attuazione dei progetti, oltre che per il loro monitoraggio.

I vantaggi sarebbero, tra gli altri:

  • Riduzione della duplicazione di procedure amministrative e legali
  • Monitoraggio della trasmissione degli investimenti pubblici e privati sui territori
  • Elaborazione di schemi di bondistica e di garanzie in linea con le necessità dei singoli progetti
  • Predisposizione di attività di formazione per gli amministratori locali.

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